40 anni e non sentirli
A cura di Marta Sallemi e Gianluca Anastasi
Quella dei Fratelli Burgio è una storia che inizia molto tempo fa, 40 anni per l'esattezza.
Correva l'anno 1978 e il punto di partenza è stato quello della bottega, la classica vendita di salumi e formaggi, da manuale.
Poi arriva l'intuizione, quella che ti fa perdere notti e notti di sonno ma che alla fine con coraggio scegli di seguire.
Perché non (ri)iniziare dal cibo da strada, magari con un'offerta gastronomica più consistente e con un'ospitalità in pieno stile Siciliano? Bottega sì, ma anche qualcosa di più...
Vi presentiamo la Salumeria dei Fratelli Burgio
Due punti vendita a Ortigia (Siracusa):
quello storico in zona mercato - Piazza Cesare Battisti 4
e quello nuovo al porto - Passeggio Aretusa 4
La formula è molto semplice e rispecchia parole che oggi sono abusate da troppi, ma fortunatamente rese reali da pochi: selezione, qualità e artigianalità.
All'interno della bottega si è subito accolti da un grande banco che fa girare la testa a chi di cibo se ne intende, ma anche a chi - da semplice neofita - vuole scoprire il vero gusto di un panino creato con ingredienti di accuratissima scelta. Un Paese dei Balocchi per occhi e palati, una Babilonia di salumi, formaggi e prodotti tipici.
Il focus principale è local, con particolare attenzione ai Presidi Slow Food, di cui Fratelli Burgio è orgogliosamente socia.
Non mancano però, come reputiamo giusto che sia, le selezioni nazionali. Perché, nonostante la tradizione siciliana abbia dato vita a preziosità gastronomiche importanti, è sempre bene tenere una finestra aperta sul resto del Paese!
Se però tutto questo non dovesse bastare, a stimolare i vostri sogni ghiotti ci penseranno i corner dislocati per tutta la sala, con i prodotti di produzione diretta. Salse, sughi, marmellate, pesti e preparazioni come la mitica/mistica Caponata dei Fratelli Burgio.
Abbiamo assaggiato due proposte, una decisamente locale e una leggermente più allogena.
Il primo panino è il loro cavallo di battaglia assoluto, ovvero il Filuneddu con una interessante accoppiata: Pecorino Primo Sale e Caponata.
La semplicità dei due ingredienti, caratterizzati da sapori importanti, decisi, ma nel contempo morbidi, crea un equilibrio che fa apprezzare il panino dal primo all'ultimo morso. Non c'è spazio per le opulenze gattopardiane tipiche di una Sicilia primadonna, qui si va all'essenza, alle radici della stessa identità siciliana. Pane e companatico: “Così dev'essere? Così è!”.
Il secondo, sicuramente per palati amanti di gusti più “easy”, è il Finaidi:
petto di pollo affumicato a legno di Ginepro, melanzane grigliate, olio evo, origano.
Qui l'assaggio è più mite, adatto a chi non va alla ricerca di sapori troppo decisi. La caratteristica che ci ha maggiormente colpiti è stato il taglio del pollo, non una classica affettatura sottile, ma spessa e consistente: si legge chiaramente la volontà di far spiccare la sua affumicatura, subordinando a lui il resto degli ingredienti per una resa armonica e circolare.
Un panino sicuramente di respiro più nazionale.
Il pane è quello tipico del siracusano, molto leggero, croccante, con poca ma ben ariosa mollica, ricoperto interamente di semi di sesamo.
Un classico della panificazione aretusea che sembra creato apposta per diventar panino (italiano)!
Tutte le informazioni e curiosità su Fratelli Burgio sono reperibili sui loro canali social e sul loro sito
Fb facebook.com/fratelliburgio1978
Ig instagram.com/fratelliburgio
Per restare in Sicilia, un panino dolce davvero soprendente!