Mozzarella in carrozza: ricette di arte e cinema
Un panino particolare, forse non un panino, sicuramente un prodotto italiano tradizionale, la mozzarella in carrozza ha ispirato molti artisti del Novecento e due di questi, Gino De Dominicis e Vittorio De Sica l’hanno resa immortale, oltre che al palato, anche alle suggestioni della mente.
De Dominicis, refrattario all’omologazione e nemico giurato del posizionamento artistico, rifuggiva con sdegno e ironia la sua collocazione nell’Arte Concettuale o nella Transavanguardia. Amava tenere un profilo a dir poco basso nella vita privata e mondana, quanto alternativa e originale era invece la sua presenza (o assenza) nel mondo creativo. Non può mancare la sua più famosa “Tautologia”, una manifestazione artistica dal significato banalmente autoreferenziale, palesemente chiara nella sua espressione. Un simbolo di eternità cristallizzato dallo stupore del momento. Ecco dunque la “Mozzarella in Carrozza”, dalla ricetta tanto alternativa da essere sorprendentemente ordinaria nella sua costruzione.
Un genio che distruggiamo consapevolmente con l’altrettanto tautologica ricetta seguente che però, come vorrebbe l’artista, si deve comporre con ingredienti freschi e reali, per poi rimanere lì un attimo, nell’eternità.
Mozzarella in Carrozza di Gino De Dominicis (1968-1970):
1 mozzarella fresca, possibilmente non di bufala e comunque ben asciugata
1 carrozza per cavalli, senza cavalli
Foto da cawinventory.com