Un panino spaziale!
Al Gus Grissom Memorial Museum, a Mitchell nell’Indiana, è possibile “ammirare” un panino farcito di carne in scatola, vecchio di 50 anni e conservato sotto resina. Non si tratta di un’opera di un artista “dada” o “iperrealista”, ma della replica di un panino con una storia incredibile alle spalle: il visitatore del museo, nell’osservarlo, si troverebbe infatti dinanzi all’esatta copia del primo e unico panino portato nello spazio cosmico! Nel 1965 l’astronauta John Young partecipò assieme al collega Gus Grissom alla missione Gemini 3: si trattava della prima spedizione spaziale composta da un equipaggio di due persone, considerata fondamentale per aprire la strada alle esplorazioni lunari di qualche anno più tardi. John, poco prima del lancio, preparò e mise nella tasca della sua tuta spaziale l’ormai celebre panino, completamente incurante che per questo motivo sarebbe finito nei guai una volta rientrato sulla terra. "Alcuni membri del Congresso si arrabbiarono…", ha detto Young minimizzando nel 2012. Il panino avrebbe potuto mettere in serio pericolo l'intera missione. Il cibo per le missioni spaziali è infatti preparato sotto forma di bocconcini, perché in assenza di gravità le briciole possono andare ovunque e compromettere la strumentazione tecnologica della navetta. Infatti, dopo che Young diede il primo morso al panino, mentre il suo collega lo osservava allibito, pezzi di pane e di carne gli finirono negli occhi e si misero a fluttuare in tutta la cabina. Fortunatamente non causarono alcun danno reale, e la missione fu comunque un successo. Sono passati 50 anni dal lancio della navetta Gemini 3 (23 Marzo 1965) e da allora nessun panino è più stato portato nello spazio: è ora che il panino italiano prenda il volo!