Filone di pane
Nella sua ricerca delle forme archetipe, nella sua scelta di dipingere i soggetti più comuni e poveri, nella volontà di realizzare dipinti essenziali, Cezanne si cimenta con questa opera e si confronta con uno dei più grandi maestri della natura morta di ogni tempo, il sommo Chardin, per il quale nutre un'assoluta stima.
Riempie il vuoto con pochi, essenziali oggetti.
Ne risulta un piano inclinato in avanti, che rimarrà un suo segno distintivo, ma non gli importa. Della prospettiva ideale non gli importa nulla.
Dimostra tutto il suo talento tecnico nella realizzazione dei vetri e della tovaglia. Al centro, il filone di pane: più simbolo francese di questo c'è solo la bandiera.
Negli anni successivi la scena si farà più essenziale, gli oggetti si ridurranno, ogni eccesso, ogni elemento "barocco" scomparirà. Il cromatismo di fondo scuro e oggetti spinti in avanti cambierà. E anche se non è uno dei capolavori del sommo maestro che ha ispirato tutta la pittura del secolo scorso, è certamente un dipinto bellissimo e racconta del nostro argomento favorito.