In una nota birreria di Torino abbiamo mangiato un panino con pollo al curry
Nel cuore di San Salvario, in via Saluzzo, abita uno dei volti gastronomici di un noto birrificio piemontese
a cura di Alessio D’Aguanno
A qualcuno Piozzo (CN) potrebbe non dire nulla; agli amanti della birra, invece, moltissimo.
Si tratta infatti del paese di origine di Baladin, uno dei più noti birrifici a livello piemontese e nazionale. La data di nascita è da far risalire all’anno 1986 anche se ai tempi si trattava solo di una birreria in cui venivano servite oltre 200 etichette per la maggior parte estere, belga in primis.
Poi, dal 1996, la casa madre ha iniziato a sfornare le prime etichette alla spina: la Blonde e l’Ambrée, la Super, la Isaac, e così via. Lo sviluppo di Baladin non ha mai conosciuto confini: nel 2004 la nascita della Xyauyù, una barley wine (birra ad alta fermentazione di origine britannica), nel 2005 il sidro, nel 2008 Open Baladin, la prima birra con ricetta open source e, più recentemente, il Beermouth, un incontro fra birra e vermouth.
Negli anni Baladin ha fatto parlare di sé anche per i tanti locali a marchio. Nel 2007 a Piozzo nasceva Casa Baladin, il primo ristorante birrario con camere, nel 2009 Open Baladin a Cinzano, il primo locale nato per diffondere la conoscenza della birra artigianale italiana, e nel maggio 2012 Petit Baladin, il primo locale sulla scena torinese, aperto in quel di San Salvario.
L’atmosfera di quest’ultimo è quella tipica di un locale vintage: sedie e tavoli differenti e pareti color pastello, così come il bancone, in stile mondrian.
Il menu non può che essere una celebrazione delle etichette della casa proposte come tali, ma anche in versione cocktail, come il cedrijto, un mojito con cedrata.
La scelta gastronomica spazia invece fra primi, secondi, fritti – le fatate sono una delle loro specialità – hot dog, panini e hamburger.
Alle tanti e interessanti varianti di hamburger con la carne rossa – su tutte il boscaiolo con toma, funghi porcini, speck e maionese e il patanegra con peperoni, cipolla caramellata e crema di caprino – abbiamo deciso di preferire l’unica proposta bianca, il White Burger con pollo al curry e mandorle. In accompagnamento? Un’ottima Oval, una bionda brett beer – la ricetta prevede l’utilizzo di lieviti selvatici - da 7.5 gradi con forte aroma di agrumi.
Premesso che non si tratta di un vero burger – il pollo è a tocchetti – abbiamo apprezzato molto l’idea di utilizzare una nota ricetta etnica come farcia del panino. Il pane è sofficissimo, la salsa gustosa ma non sufficientemente cremosa per compensare la secchezza della carne, la scelta delle mandorle azzeccata, meno quella della pan di zucchero, qui proposta anonimamente così come l’insalatina di contorno. L’idea di servire questa ricetta in un panino ci ha stupevolmente colpiti.
Chissà che qualche paninoteca non ne prenda spunto?
Indirizzo:
Via Saluzzo, 21, 10100 Torino TO
Telefono: 011 698 3360
Orari:
Lunedì-Giovedì: 18:30-01:00
Venerdì: 18:30-02:00
Sabato: 12:00-14:30; 18:30-02:00
Domenica: 12:00-00:00
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