SVELTISSIMO!
L’idea di una cucina di casa spiccia nasce, in Italia, negli anni sessanta ed è uno degli effetti del boom economico. I ricettari si rincorrono: Ada Garolla, La cucina in minuti (Longanesi, 1966); Elena Spagnol, Il contaminuti (Feltrinelli, 1967); Ada Boni, La cucina rapida (Mondadori, 1968); Fluffy Mella Mazzuccato, Mezz’ora in cucina (Mursia, 1969).
Chi pensa a repertori di panineria domestica sbaglia, perché il panino è troppo svelto e semplice per costituire un piatto da servire in tavola. Col cronometro, batte tutti gli altri. Fa eccezione Ada Boni, una vecchia maestra, da oltre cinquant’anni sulla breccia, e la squadra di redattrici di “Arianna” che l’affianca. Le frulla un’idea e due ricette di tartine, delle nove previste, ne sono l’esempio. Sono senza titolo, perché inedite e per non perder tempo in chiacchiere:
Mettete nel frullatore un etto di mandorle già sbucciate, un sedano tagliato a pezzetti, una cucchiaiata di maionese. Frullate e stendete il composto sulle fette di pane.
Mettete nel frullatore del prosciutto cotto tagliato a pezzetti, del sedano pure tagliato a pezzetti, una banana, pure un po’ di senape. Stendete su fette di pane imburrato.
Ne aggiungiamo una terza perché la cucina rapida non ha origini solo casalinghe, tempo e necessità, e la panineria, in Italia, comincia guardare, con grande anticipo, all’America.
Stendete sulle fette di pane burro di “peanuts” (noccioline americane), coprite con una fettina di pancetta affumicata (“bacon”) e con una foglia di insalata. Terminate con un’altra fettina di pane.